Rettore e sindacati: "la congrega degli inciuci".

Abbiamo appreso da un volantino congiunto della CGIL e della CISL che queste due organizzazioni sindacali hanno stabilito un altro accordo (verranno corrisposti entro il mese di marzo gli arretrati della vacanza contrattuale, dell’aumento orario degli straordinari, ecc.) con l’amministrazione universitaria e l’amministrazione dell’Azienda, e torneranno a vedersi lunedì 13 marzo. Ancora una volta, fregandosene del fatto che queste materie sono oggetto di decisione della RSU, fanno accordi separati, truffando i lavoratori che hanno votato per eleggere i loro rappresentanti.

I lavoratori conoscono fino alla nausea le tristi vicende della RSU Universitaria che non si è mai riunita per l’ostracismo continuato della CISL, della UIL e di altre sigle minori e che è stata bloccata nelle contrattazioni con l’Amministrazione Universitaria, circa un anno fa, dopo una lettera del Rettore al suo delegato, Prof. Campanella (che in seguito, proprio a causa di ciò, si dimise). Non torneremo a raccontarle. Vogliamo però ribadire:

AL RETTORE: capiamo che la presenza di gente come noi che non ha orticelli da coltivare, che vuole difendere l’interesse dei lavoratori, che non ha voti da promettere e che non rappresenta gente che "conta", sia un ostacolo ed una spina nel fianco. Per questo motivo la RSU è stata paralizzata. Abbiamo letto la lettera che il Prof.. D’Ascenzo (sempre il Rettore) ha scritto al Direttore Generale, Dott. Fatarella, spiegandogli, senza troppe mediazioni, che solo lui è abilitato a contrattare con il personale universitario e che l’Azienda ha uno stretto margine di manovra visto che l’Università resta "padrona". Nel caso specifico questo vuol dire: nessuno si intrometta nella gestione clientelare che per anni ha visto una profittevole intesa tra l’Amministrazione Universitaria e i sindacati confederali, firmatari di contratto. Ma dobbiamo dare al Rettore una spiacevole notizia: se il Direttore Generale deve fare "buon viso a cattivo gioco", deve sottostare agli imperativi "rettoreschi", noi non abbiamo nessuna intenzione di farlo e anzi, faremo il possibile affinché questa squallida vicenda si interrompa al più presto. Oltre, naturalmente, a denunciare, in qualunque occasione, questi comportamenti ai lavoratori, cosa che abbiamo fatto puntualmente nel corso di questi anni.

AI SINDACATI: la favoletta che ci raccontano in questi giorni esponenti della CGIL, e cioè: "anche se è sbagliato continuare a trattare separatamente con l’Amministrazione Universitaria, lo abbiamo fatto per non far perdere soldi ai lavoratori", è falsa. Nemmeno il Rettore e il suo arrogante strapotere può fare questo, i soldi degli arretrati sarebbero stati corrisposti lo stesso e sarebbe stata una buona occasione per riunire la RSU. La verità è che la CGIL, ormai troppo abituata a quella gestione clientelare che ha contribuito a instaurare, non vuole perdere spazi di manovra rispetto ai suoi cugini CISL e tenta di giocare a tutto campo. Costoro fanno ancora più schifo della CISL perché tentano di mistificare e di conservare gli "inciuci" al tavolo del potere e una credibilità che hanno irrimediabilmente perso agli occhi dei lavoratori.

Sulla CISL, niente di nuovo da segnalare. I loro dirigenti sono degli opportunisti di lunga data che andrebbero presi a pomodori in faccia dai lavoratori (neanche a monetine, perché sicuramente le userebbero per prendersi il caffè…la dignità è un concetto sconosciuto per loro). Speriamo di assistere, in un futuro non lontano a questo lieto evento!

Noi continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto. In attesa che la denuncia fatta al Rettore per comportamento antisindacale proceda il suo corso (quella fatta al pretore con carattere d’urgenza è stata respinta per motivi formali che nulla hanno a che vedere con il contenuto della denuncia stessa), cercheremo di mettere loro i bastoni fra le ruote, di cogliere ogni occasione per far sentire la nostra voce e quella di tutti i lavoratori che sono veramente stanchi di questi intrallazzi e non vogliano svolgere ancora il ruolo di "ortolani".

Roma, 13 marzo 2000 COBAS POLICLINICO-UNIVERSITA’